8 Marzo: chi immagina di fare spazio alle donne, puntando sull’ aspetto esteriore…..

8 Marzo: chi immagina di fare spazio alle donne, puntando sull’ aspetto esteriore…..

8 Marzo: chi immagina di fare spazio alle donne, puntando sull’ aspetto esteriore, promuove un’idea malsana di “quote rosa”
  
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
In vista dell’8 marzo alcune novità potrebbero raggiungere l’universo femminile.
La prossima settimana al Senato si discuteranno, infatti, provvedimenti sulle donne. In Commissione Finanze si dovrebbe arrivare all’accordo definitivo sulle quote rosa nei Cda delle società quotate in borsa. In Aula ci sono, invece, il ddl sulle detenute madri e la mozione su donne e sistema dei media.
Mi auguro che si passi dalle parole ai fatti e si dia concretezza ai progetti, predisponendo tutto il necessario….

8 Marzo: chi immagina di fare spazio alle donne, puntando sull’ aspetto esteriore, promuove un’idea malsana di “quote rosa”
  
Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
In vista dell’8 marzo alcune novità potrebbero raggiungere l’universo femminile.
La prossima settimana al Senato si discuteranno, infatti, provvedimenti sulle donne. In Commissione Finanze si dovrebbe arrivare all’accordo definitivo sulle quote rosa nei Cda delle società quotate in borsa. In Aula ci sono, invece, il ddl sulle detenute madri e la mozione su donne e sistema dei media.
Mi auguro che si passi dalle parole ai fatti e si dia concretezza ai progetti, predisponendo tutto il necessario.
Mi spiego meglio, con la norma al vaglio del Senato, le mamme con bimbi fino a 6 anni, se imputate, non potranno essere sottoposte a custodia cautelare in carcere, “salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza”. E in quest’ultimo caso si può predisporre la custodia in istituti a “custodia attenuata”.
Perché ciò accada è necessario che esistano le strutture “a custodia attenuata” per accogliere madri e bambini, altrimenti avremo partorito una norma di difficile, se non impossibile, attuazione. 
L’8 marzo il Senato analizzerà anche una mozione, per la quale è prima firmataria la senatrice PD Vittoria Franco, che impegna il governo “ad assumere iniziative necessarie affinché il sistema radiotelevisivo pubblico, svolga un’opera di sensibilizzazione al rispetto della diversità di genere e della dignità delle donne, finalizzata ad una corretta rappresentazione della figura e del ruolo delle donne ed alla rimozione di espressioni di discriminazione e degli stereotipi, lesivi della dignità delle stesse”.
Il Partito Democratico, sin dalla sua nascita, ha sancito per Statuto l’importanza ed il valore delle donne, ritenendo le quote rosa non una gentile concessione, ma una conquista dei tempi. Le donne hanno dimostrato in ogni campo di avere cultura, intelligenza, arguzia e capacità organizzativa. Meritano attenzione perché persone capaci e di valore, non perché una norma ci obbliga al rispetto delle quote rosa.
Credo che molta strada resti ancora da fare, perché i pregiudizi in alcuni ambiti ed in determinate situazioni restano vivi. Basti pensare al caso Ruby.
Le leggi servono a sancire i diritti, ma ancor più serve maturare una mentalità  progressista e moderna.
Va sottolineato che le donne non vanno strumentalizzate, mai. Chi immagina di fare spazio ad una donna, puntando sul suo aspetto esteriore ed ignorando la sua intelligenza, promuove un’idea malsana di “quote rosa” che prima o poi gli si ritorcerà contro, come sta accadendo ormai da mesi per il Centrodestra ed i suoi illustri rappresentanti politici.