06. MORO – Grassi: Aldo Moro, l’Europa e il Mare Mediterraneo – 31 agosto 2016

06. MORO – Grassi: Aldo Moro, l’Europa e il Mare Mediterraneo – 31 agosto 2016

 
 
06. MORO – GRASSI: ALDO MORO, L’ EUROPA E IL MARE MEDITERRANEO
 
 
 
di Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo PD Camera dei Deputati
 
 
CONVEGNO AL SENATO DELLA REPUBBLICA – ROMA 8 MAGGIO 2015 (APPUNTI)
 
MORO DURANTE IL FASCISMO.
 
– La persona prima di tutto . (giornale clandestino di Bari ‘la Rassegna’).
– Ogni persona è un universo .
 
MORO E LA COSTITUENTE.
– Giovane professorino si confronta nelle piazze di Puglia con Giuseppe Di Vittorio (personaggi completamente diversi).
– Dice la ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ che i cafoni non capiscono Moro ma lo applaudono.
– Come capire Diritto e morale? Unità e pluralità di reato. Stato etico.
– Disegna un mondo nel quale il figlio del contadino poteva avere l’ambizione di diventare professore. Un mondo più giusto e migliore.
– Spiega perche’ lo Stato deve riconoscere i diritti della persona e non concederli come recita lo Statuto albertino.
– Parla del ruolo del Mare Mediterraneo che non può essere quello delle navi da guerra e dei morti della seconda guerra mondiale. Un mare sporco di sangue della migliore gioventù italiana, dice Moro.
 
MORO E LA FIERA DEL LEVANTE.
– Da Bari parla all’Italia e al mondo.
– Discorsi che si rivolgono all’intera Europa e al Mediterraneo.
– Insistenza morotea sull’esigenza di armonizzare lo sviluppo e la distribuzione del potere e della ricchezza.
– Nel discorso del 1975 c’è un capitolo dedicato al rapporto tra costo del lavoro, l’economia del paese e l’esigenza di non scaricare sulle nuove generazioni, in termini di disoccupazione, tutto l’onere dell’aggiustamento economico, che rimane esemplare.
– Monito agli imprenditori, fatto ad inizio anni sessanta, a non scoraggiarsi per la congiuntura economica, ma guardare alla conquista dei mercati mediterranei tramite l’aggiornamento tecnico.
– La Fiera del Levante sostituisce i vertici militari del periodo fascista e della seconda Guerra mondiale: unione ed amicizia di tutti i Paesi del Mediterraneo dice Moro.
 
IL LODO MORO
– Moro voleva la pace e proponeva l’autodeterminazione dei popoli. Un popolo, uno Stato. Un territorio per la Palestina ed un territorio per Israele. Giustamente riteneva che così si garantisse la pace. Non è escluso che questo suo pensiero abbia contribuito alla sua morte se è vero, come è vero che il Mossad offrì danaro ed armi alle Brigate Rosse per destabilizzare l’Italia.
 
IL RUOLO DEL MARE MEDITERRANEO
– “Nel faticoso sviluppo della politica mondiale, sotto la pressione dei valori emergenti della persona umana e del progresso democratico, s’intravede la meta di una società umana sottratta alla guerra, alla ingiustizia e all’oppressione. L’Italia, nella sua tradizione cristiana e civile, crede in questa prospettiva vitale e rinnovatrice e vuole impiegare lo sforzo concorde del suo popolo, per raggiungerla od avvicinarsi. Il Mare Mediterraneo diventi il crocevia della pace europea e l’Europa non si chiuda nei suoi stretti confini, immaginando che tutti i popoli del Mediterraneo per cultura, tradizione e storia possono e devono essere considerati amici nella rincorsa alla democrazia, alla libertà e allo sviluppo ”.
– ‘Chiediamo agli italiani di volere la vostra libertà e la liberta’ dei popoli del Mediterraneo con la stessa forza e convinzione; di volere il vostro progresso ed insieme il progresso di tutti perché cosi facendo tutti staremo meglio’
– (1975) ‘ Il Mare Mediterraneo: mare inquieto, carico di storia, portatore ed armonizzatore di grandi civiltà. Vogliamo nel Mediterraneo la pace e salutiamo ogni segno che essa, malgrado le estreme difficoltà dell’impresa, s’avvicina. A tutte le rappresentanze estere vorrei dire la nostra buona volontà, il nostro impegno ad essere promotori di pace, la scelta preferenziale di questo compito nella nostra politica estera .”
 
MEDITERRANEO, AFRICA, ORIENTE.
– (1975) “ Desidero sottolineare l’importanza che l’Italia attribuisce ai contatti economici e all’instaurarsi di correnti di traffico con i paesi del prossimo e del lontano Oriente, con i paesi dell’Africa, sia con quelli a noi più vicini, perché situati ai bordi del Mediterraneo, sia con quelli più lontani, con tutti i paesi di nuova indipendenza che nella responsabile autogestione del loro sviluppo sentono in modo particolare la necessita di stretti rapporti con i paesi di più matura economia industriale .”
 
LA PACE.
– (1972) “La pace si difende anzitutto attraverso un’azione rivolta a modificare le condizioni che spesso concorrono a provocare conflitti armati. Sotto questo aspetto, il tema dello sviluppo dei Paesi del terzo mondo e del Mediterraneo non europeo e della responsabilità dei paesi industrializzati nel contribuirvi attivamente è tutt’uno con quello centrale ed essenziale della pace ”.
– “Il superamento dei gravi squilibri tra le diverse aree geografiche e tra i vari Paesi che sono tutti parte essenziale della comunità internazionale rappresenta un imperativo fondamentale, per aprire la strada ad un mondo in cui l’associazione e la cooperazione si sostituiscano alle tensioni ed alle crisi .”
 
INFINE.
– “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e della libertà si rivelerà effimera se non sorgerà un nuovo senso del dovere”.
– “Forse il destino dell’uomo non è di realizzare pienamente la giustizia, ma di avere perpetuamente della giustizia fame e sete. Ma è sempre un grande destino”.
– “Noi non vogliamo essere gli uomini del passato, ma quelli dell’avvenire. Il domani non appartiene ai conservatori ed ai tiranni, è degli innovatori attenti, seri, senza retorica. E quel domani nella società appartiene, anche per questo, largamente alla forza rivoluzionaria e salvatrice del cristianesimo. Lasciamo dunque che i morti seppelliscano i morti. Noi siamo diversi, noi vogliamo essere diversi dagli stanchi e rari sostenitori di un mondo ormai superato.”
 
8 Maggio 2015